Sportello linguistico sardo

Ultima modifica 5 luglio 2023

LIMBA SARDA: LIMBA DE S'IDENTIDADE, LIMBA DE SU MUNDU L.482/99

Una Politica Linguistica comune per il presente e il futuro della lingua sarda

Con la legge regionale 26/97 e in particolare con la legge 482/99, la lingua sarda, come espressione primaria dell’identità culturale della Sardegna, è stata riconosciuta quale avente pari dignità con l’italiano. Tuttavia, pur essendo il sardo diffuso su tutto il territorio regionale, questo non basta a preservarlo dai pericoli derivanti dalle interferenze linguistiche esterne (con conseguente peggioramento della qualità linguistica) o dal rischio di abbandono linguistico per ragioni culturali, sociali o economiche (con conseguente diminuzione del numero dei parlanti).
Quello della lingua sarda, oltre ad essere un problema linguistico e sociolinguistico è anche un problema politico e culturale. La lingua è principio dell’unità, dell’identità, della collettività di tutti i Sardi. Per questo, la perdita della lingua come fondamento dell’identità culturale personale e collettiva è, oggi più che mai, un’ emergenza incombente.
Per far fronte a queste problematiche è necessario che gli interventi in favore del sardo non siano frammentari, incoerenti, generici o occasionali. E' necessaria una vera politica linguistica, un progetto comune, unitario, che non si fermi alle singole comunità e in cui si possano identificare tutti: gli Enti locali, i Comuni e, soprattutto, la collettività che da essi è rappresentata.
Infatti, affinché il processo di recupero e di promozione si consolidi è necessario che l'azione non sia rivolta solo ad alcuni settori della società, considerati come i soli deputati allo sviluppo della lingua, ma che sia ampio e complessivo, esteso a tutti gli ambiti e usi.
Il progetto “LIMBA SARDA: LIMBA DE S’IDENTIDADE, LIMBA DE SU MUNDU. Lingua sarda: lingua dell’identità, lingua del mondo”, si propone di raggiungere questo obiettivo attuando una educazione linguistica eminentemente sociale, capace di estendersi a tutti i settori della vita pubblica della comunità.
A tal fine, si ritiene indispensabile un inserimento ufficiale della lingua sarda in tutti gli ambiti d'uso, compresa la Pubblica Amministrazione. Si rende dunque necessaria un'opera di "visibilizzazione" del sardo in armonia con le esigenze della vita moderna e una nuova politica linguistica vicina al territorio e all’utenza.
Queste sono le ragioni essenziali del progetto di attivazione del Servizio Linguistico – in seguito denominato SERVIZIO LINGUISTICO TERRITORIALE (SL) – presso il nostro Ente e della necessità di una collaborazione ad ampio raggio con tutte le comunità della minoranza linguistica della Provincia di Oristano, sotto il coordinamento dell'Ufitziu de sa Limba Sarda della Provincia, al fine di raggiungere una migliore qualità del servizio.
Lo sportello linguistico sardo, raccordato all'Ufficio Provinciale della lingua Sarda, deve coordinare e dare impulso a tutte le attività rivolte ad attuare i principi e le norme riguardanti la salvaguardia e la promozione della lingua sarda nel nostro Ente e in particolare dovrà:

  • essere tramite tra l’Amministrazione comunale, e l’Ufitziu de sa Limba Sarda della Provincia di Oristano;
  • operare in collaborazione con l’Ufitziu de sa Limba Sarda della Provincia di Oristano per tutte le attività riguardanti l’uso della lingua sarda in ogni contesto della vita privata e pubblica della comunità;
  • attivare il servizio di SPORTELLO LINGUISTICO con compiti di traduzione, interpretariato, informazione e diffusione di materiale agli Uffici interni e ai cittadini;
  • essere veicolo del coordinamento, delle azioni e dei materiali elaborati dall’Ufitziu de sa Limba Sarda della Provincia di Oristano, quali cartellonistica e segnaletica, avvisi, moduli, delibere, materiali informativi e promozionali, etc.;
  • essere strumento di elaborazione di tutti i materiali linguistici necessari ad assicurare un uso effettivo del sardo nel proprio ambito, nei lavori degli Uffici, del Consiglio e degli Assessorati e presso gli enti esterni;
  • con appositi corsi di aggiornamento, svolti secondo le modalità più adatte, mettere il personale interno all’Ente e altri soggetti, qualora fossero interessati (senza oneri aggiuntivi), in grado di usare correttamente (oralmente e per iscritto) la lingua sarda all’interno dell’Ente e col pubblico;

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